Jazle - il festival jazz del salento

"Poplicity" Sortino-Giammarco 5tet
Francesca Sortino, voce; Maurizio Giammarco, sassofoni;
Stefano Sabatini , piano; Dario Rosciglione, contrabbasso; Eliot Zigmund, batteria.

Lecce, Teatro Paisiello, 6 aprile 2000

POPLICITY é un progetto originale che deriva il proprio nome da una allitterazione di una citazione jazz (Boplicity, celebre standard di Miles Davis), e realizza una contaminazione tra brani pop e arrangiamenti jazz. Ai tradizionali standards del jazz classico il gruppo aggiunge infatti alcuni brani, ormai classici del repertorio americano "leggero", prendendoli, tra gli altri, dal repertorio di Stevie Wonder e Earth Wind and Fire, e vestendoli di raffinati arrangiamenti jazz, con aggiunta di variazioni ritmico-armoniche a melodie di bellezza universale.
Francesca Sortino é un talento emergente, specializzatasi negli USA (dove é tuttora molto apprezzata) con master alla Manhattan School sotto menzione speciale di Steve Lacy e Mal Waldron dopo studi accademici in Italia; al suo attivo una registrazione effettuata negli Stati Uniti con musicisti americani ("With a song in my heart", Soul Note, 1995), e collaborazioni con Enrico Pieranunzi, Pierre Michelot, Tony Scott, Irio De Paula. La sua voce ha ombreggiature sensuali, una luminosità matura, personalità e un intenso senso della frase e dello swing.
Maurizio Giammarco é il più considerato sax tenore italiano. Miglior jazzista italiano (premio RAI 1984), ideatore e leader del fortunato gruppo Lingomania, unica vera espressione del jazz elettrico italiano degli anni '80 (miglior gruppo per la rivista Musica Jazz nell'84, '85 e '87), Giammarco ha collaborato con i principali jazzisti mondiali, tra i quali Chet Baker, Lester Bowie, Toots Thielemans, Dave Liebman, Billy Cobham, Phil Woods , e con il gotha del jazz italiano, da Rava a Pieranunzi, da Gaslini a Tommaso. Dotato di un'ineccepibile impostazione tecnica, Giammarco non disdegna un lavoro di ricerca, tuttora fertile work in progress, anche nella composizione di musiche per film e teatro, e di musica per organici sinfonici e balletto. E non é nuovo alla contaminazione con musica e cultura popolari; negli anni '70 collabora con il Canzoniere del Lazio e con Carnascialia, prime esperienze italiane di recupero di identità etnico-musicale; appare poi in oltre 40 registrazioni di jazz, oltre che in dischi di pop, dove i suoi assolo si possono ascoltare accanto a Mina, Morandi, Cocciante ed altri. Ha anche scritto un libro su Sonny Rollins, edito da Stampa Alternativa.
Eliot Zigmund, ospite d'eccezione della serata, ha prestato il suo raffinato drumming al trio di Bill Evans, dal '75 al '79 (registrando la pietra miliare "You must believe in spring"), successivamente suonando anche per oltre 5 anni con l'erede naturale di Evans, il compianto Michel Petrucciani. Ha inoltre collaborato con Stan Getz, Joe Henderson, Jim Hall, Lee Konitz. Accanto alla carriera concertistica, Zigmund ha proseguito quella di docente jazz, in qualità di membro del dipartimento jazz dellĠUniversità di New York. Completano il progetto Stefano Sabatini, pianista già alla corte di Chet Baker, e Dario Rosciglione, raffinato contrabbassista dal suono rotondo.

home - news - programmazione 2007 - stagioni 1999-06 - photogallery - sponsor - contatti
Webmaster & Design Maurizio Bizzochetti - Ultimo aggiornamento 18 ottobre 2007