POPLICITY
é un progetto originale che deriva il proprio nome da una allitterazione
di una citazione jazz (Boplicity, celebre standard di Miles Davis),
e realizza una contaminazione tra brani pop e arrangiamenti jazz.
Ai tradizionali standards del jazz classico il gruppo aggiunge infatti
alcuni brani, ormai classici del repertorio americano "leggero",
prendendoli, tra gli altri, dal repertorio di Stevie Wonder e Earth
Wind and Fire, e vestendoli di raffinati arrangiamenti jazz, con aggiunta
di variazioni ritmico-armoniche a melodie di bellezza universale.
Francesca Sortino é un talento emergente, specializzatasi negli
USA (dove é tuttora molto apprezzata) con master alla Manhattan
School sotto menzione speciale di Steve Lacy e Mal Waldron dopo studi
accademici in Italia; al suo attivo una registrazione effettuata negli
Stati Uniti con musicisti americani ("With a song in my heart",
Soul Note, 1995), e collaborazioni con Enrico Pieranunzi, Pierre Michelot,
Tony Scott, Irio De Paula. La sua voce ha ombreggiature sensuali,
una luminosità matura, personalità e un intenso senso
della frase e dello swing.
Maurizio Giammarco é il più considerato sax tenore italiano.
Miglior jazzista italiano (premio RAI 1984), ideatore e leader del
fortunato gruppo Lingomania, unica vera espressione del jazz elettrico
italiano degli anni '80 (miglior gruppo per la rivista Musica Jazz
nell'84, '85 e '87), Giammarco ha collaborato con i principali jazzisti
mondiali, tra i quali Chet Baker, Lester Bowie, Toots Thielemans,
Dave Liebman, Billy Cobham, Phil Woods , e con il gotha del jazz italiano,
da Rava a Pieranunzi, da Gaslini a Tommaso. Dotato di un'ineccepibile
impostazione tecnica, Giammarco non disdegna un lavoro di ricerca,
tuttora fertile work in progress, anche nella composizione di musiche
per film e teatro, e di musica per organici sinfonici e balletto.
E non é nuovo alla contaminazione con musica e cultura popolari;
negli anni '70 collabora con il Canzoniere del Lazio e con Carnascialia,
prime esperienze italiane di recupero di identità etnico-musicale;
appare poi in oltre 40 registrazioni di jazz, oltre che in dischi
di pop, dove i suoi assolo si possono ascoltare accanto a Mina, Morandi,
Cocciante ed altri. Ha anche scritto un libro su Sonny Rollins, edito
da Stampa Alternativa.
Eliot Zigmund, ospite d'eccezione della serata, ha prestato il suo
raffinato drumming al trio di Bill Evans, dal '75 al '79 (registrando
la pietra miliare "You must believe in spring"), successivamente
suonando anche per oltre 5 anni con l'erede naturale di Evans, il
compianto Michel Petrucciani. Ha inoltre collaborato con Stan Getz,
Joe Henderson, Jim Hall, Lee Konitz. Accanto alla carriera concertistica,
Zigmund ha proseguito quella di docente jazz, in qualità di
membro del dipartimento jazz dellĠUniversità di New York. Completano
il progetto Stefano Sabatini, pianista già alla corte di Chet
Baker, e Dario Rosciglione, raffinato contrabbassista dal suono rotondo.