Atlantico:
Musiche migranti tra Sardegna e Latino America:
Atlantico:
un opera acustica che prende spunto e rende omaggio agli scrittori
del Sud America. Lo spettacolo Il progetto debutta nel 1999 con un
organico collaudato da una lunga serie di spettacoli dal vivo in giro
per Europa ed Italia tra il 1997 ed il 1999 con un ottimo successo
di pubblico, destando l’interesse della critica per il suo particolare
equilibrio sonoro e la sua energia. Atlantico si ispira agli scrittori
sud americani, come Sepulveda, Soriano, Borges, Coloane, in uno spazio
sonoro dove candombe, milonga, tango, musica andina si mischiano a
ritmi e melodie mediterranee. Attualmente lo spettacolo si concentra
sul repertorio del disco, per la maggior parte scritto da Favata,
ma spazia in alcuni momenti con contributi compositivi di Daniele
di Bonaventura e Marcello Peghin; sono inoltre state integrate improvvisazioni,
momenti in solo e brani scritti dagli altri musicisti. Nonostante
la sua recente uscita sul mercato discografico, numerosi sono i consensi
della critica e le cifre confortanti relative alle vendite confermano
l’interesse generale per i nostri musicisti.
Enzo Favata è uno dei musicisti sardi più attivi e conosciuti nel
panorama musicale italiano ed internazionale. Suona il sax soprano
e sopranino e altri strumenti etnici a fiato soprattutto della Sardegna,
la sua ricerca coniuga arcano e futuro, mediante la sperimentazione
tra differenti linguaggi e culture musicali. La sua attività inizia
nel 1983: un progetto che coniuga la musica etnica della Sardegna
fondendola con l'improvvisazione jazz e quella delle musiche etniche
di altri paesi del mondo. Nel 1992 esce il primo cd a suo nome, Jana,
che documenterà questo paesaggio visionario di meticciato musicale
tra Sardegna ed altre culture; suona al Festival Jazz di Tokyo nel
1992. e quello di Berlino nel 1993 e nel 1995 vince a Poitiers un
concorso europeo come miglior gruppo di improvvisazione . All'esperienza
concertistica si è affiancata quella di produzione musicale per colonne
sonore lavorando per la RAI, radio e televisione, danza e teatro.
Nel 1993 esordisce come autore di colonne sonore per il cinema, firmando
la musica di un film tedesco ambientato in Sardegna "Con amore ...Fabia"
della regista italiana Maria Teresa Camoglio; esperienza ripetuta
nel 1995 con il film del regista Antonello Grimaldi "Il cielo è sempre
più blù" .. Nel 1995 pubblica Islà, un lavoro registrato insieme al
chitarrista Marcello Peghin, il tablista Federico Sanesi e Riccardo
Tesi all'organetto diatonico. Islà determina e definisce anche l'attuale
cifra stilistica di E.F. totalmente ispirata al viaggio. Il 1997 segna
una importante collaborazione con il famoso maestro del bandoneon
argentino, Dino Saluzzi: la collaborazione è stata documentata sul
CD Ajo', registrato con un quintetto acustico la cui musica attraversa
memorie di emigrazione tra Sardegna ed Argentina. Un lavoro discografico
applaudito da pubblico e critica. Nel 1998 esce per le edizioni del
quotidiano nazionale "il manifesto" Voyage en Sardaigne, la prima
opera discografica interamente dedicata alla Sardegna: all'interno
di questo lavoro il sassofonista coinvolge e fa interpretare la propria
musica a 32 musicisti tra cui i maggiori esponenti della musica folklorica
sarda.
Daniele Di Bonaventura è nato a Fermo e ha iniziato i suoi studi musicali
all'età di 8 anni. Inizialmente ha studiato pianoforte e composizione
e, più tardi, bandoneon. Come pianista, degna di nota la sua partecipazione
al Jazz Festival di Roccella Jonica, con la New Talents Band, diretta
da Oliver Lake nel 1987 e David Murray nel 1988. Molte sue composizioni
sono state pubblicate per la casa discografica Tirreno. Con il suo
bandoneon è stato finalista all'International Contest for Musical
Youth nel 1996 con il Felure Quintet che lui stesso ha costituito
nel 1994. E' uno dei migliori virtuosi italiani di bandoneon.
Marcello Peghin, suona chitarra acustica classica a 6 e 10 corde,
chitarra elettrica con Live electronics. Compositore e arrangiatore,
è uno specialista del linguaggio chitarristico, tanto da dividersi
tra le produzioni moderne con Favata e le esecuzioni del repertorio
classico antico, sua grande passione. Diplomato in chitarra classica,
predilige lo studio del repertorio di Joahan Sebastian Bach. Ha realizzato
una speciale trascrizione per chitarra delle Variazioni Goldberg,
di cui è esecutore.
Salvatore Maltana, suona il contrabbasso, basso elettrico e contrabbasso
elettrico. Nato ad Alghero nel 1974, si è formato sotto la guida dei
maestri del giovane jazz italiano tra cui Attilio Zanchi, Tino Tracanna,
Paolo Fresu. È attivo fin da giovanissimo nell'area jazzistica sarda
e, dal 1987 segue parallelamente l'attività concertistica e discografica
di Favata.
Roberto Pellegrini è nato a Oristano nel 1960. Percussionista, ha
studiato al Conservatorio di Cagliari diplomandosi in contrabbasso
e successivamente in percussioni. Suona normalmente in orchestre sinfoniche,
organici di musica contemporanea e nell'ambito jazzistico. Attualmente
è titolare della Cattedra di Percussioni presso il Conservatorio di
Sassari .