Jazle - il festival jazz del salento

Enzo Favata quintetto "Atlantico"

Enzo Favata, sassofoni; Daniele Di Bonaventura, bandoneon; Marcello Pegnin, chitatre,
Salvatore Maltana, contrabbassoRoberto Pellegrinim, percussioni.

Lecce, Teatro Paisiello, 12 marzo 2001

Atlantico: Musiche migranti tra Sardegna e Latino America:
Atlantico: un opera acustica che prende spunto e rende omaggio agli scrittori del Sud America. Lo spettacolo Il progetto debutta nel 1999 con un organico collaudato da una lunga serie di spettacoli dal vivo in giro per Europa ed Italia tra il 1997 ed il 1999 con un ottimo successo di pubblico, destando l’interesse della critica per il suo particolare equilibrio sonoro e la sua energia. Atlantico si ispira agli scrittori sud americani, come Sepulveda, Soriano, Borges, Coloane, in uno spazio sonoro dove candombe, milonga, tango, musica andina si mischiano a ritmi e melodie mediterranee. Attualmente lo spettacolo si concentra sul repertorio del disco, per la maggior parte scritto da Favata, ma spazia in alcuni momenti con contributi compositivi di Daniele di Bonaventura e Marcello Peghin; sono inoltre state integrate improvvisazioni, momenti in solo e brani scritti dagli altri musicisti. Nonostante la sua recente uscita sul mercato discografico, numerosi sono i consensi della critica e le cifre confortanti relative alle vendite confermano l’interesse generale per i nostri musicisti.
Enzo Favata è uno dei musicisti sardi più attivi e conosciuti nel panorama musicale italiano ed internazionale. Suona il sax soprano e sopranino e altri strumenti etnici a fiato soprattutto della Sardegna, la sua ricerca coniuga arcano e futuro, mediante la sperimentazione tra differenti linguaggi e culture musicali. La sua attività inizia nel 1983: un progetto che coniuga la musica etnica della Sardegna fondendola con l'improvvisazione jazz e quella delle musiche etniche di altri paesi del mondo. Nel 1992 esce il primo cd a suo nome, Jana, che documenterà questo paesaggio visionario di meticciato musicale tra Sardegna ed altre culture; suona al Festival Jazz di Tokyo nel 1992. e quello di Berlino nel 1993 e nel 1995 vince a Poitiers un concorso europeo come miglior gruppo di improvvisazione . All'esperienza concertistica si è affiancata quella di produzione musicale per colonne sonore lavorando per la RAI, radio e televisione, danza e teatro. Nel 1993 esordisce come autore di colonne sonore per il cinema, firmando la musica di un film tedesco ambientato in Sardegna "Con amore ...Fabia" della regista italiana Maria Teresa Camoglio; esperienza ripetuta nel 1995 con il film del regista Antonello Grimaldi "Il cielo è sempre più blù" .. Nel 1995 pubblica Islà, un lavoro registrato insieme al chitarrista Marcello Peghin, il tablista Federico Sanesi e Riccardo Tesi all'organetto diatonico. Islà determina e definisce anche l'attuale cifra stilistica di E.F. totalmente ispirata al viaggio. Il 1997 segna una importante collaborazione con il famoso maestro del bandoneon argentino, Dino Saluzzi: la collaborazione è stata documentata sul CD Ajo', registrato con un quintetto acustico la cui musica attraversa memorie di emigrazione tra Sardegna ed Argentina. Un lavoro discografico applaudito da pubblico e critica. Nel 1998 esce per le edizioni del quotidiano nazionale "il manifesto" Voyage en Sardaigne, la prima opera discografica interamente dedicata alla Sardegna: all'interno di questo lavoro il sassofonista coinvolge e fa interpretare la propria musica a 32 musicisti tra cui i maggiori esponenti della musica folklorica sarda.
Daniele Di Bonaventura è nato a Fermo e ha iniziato i suoi studi musicali all'età di 8 anni. Inizialmente ha studiato pianoforte e composizione e, più tardi, bandoneon. Come pianista, degna di nota la sua partecipazione al Jazz Festival di Roccella Jonica, con la New Talents Band, diretta da Oliver Lake nel 1987 e David Murray nel 1988. Molte sue composizioni sono state pubblicate per la casa discografica Tirreno. Con il suo bandoneon è stato finalista all'International Contest for Musical Youth nel 1996 con il Felure Quintet che lui stesso ha costituito nel 1994. E' uno dei migliori virtuosi italiani di bandoneon.
Marcello Peghin, suona chitarra acustica classica a 6 e 10 corde, chitarra elettrica con Live electronics. Compositore e arrangiatore, è uno specialista del linguaggio chitarristico, tanto da dividersi tra le produzioni moderne con Favata e le esecuzioni del repertorio classico antico, sua grande passione. Diplomato in chitarra classica, predilige lo studio del repertorio di Joahan Sebastian Bach. Ha realizzato una speciale trascrizione per chitarra delle Variazioni Goldberg, di cui è esecutore.
Salvatore Maltana, suona il contrabbasso, basso elettrico e contrabbasso elettrico. Nato ad Alghero nel 1974, si è formato sotto la guida dei maestri del giovane jazz italiano tra cui Attilio Zanchi, Tino Tracanna, Paolo Fresu. È attivo fin da giovanissimo nell'area jazzistica sarda e, dal 1987 segue parallelamente l'attività concertistica e discografica di Favata.
Roberto Pellegrini è nato a Oristano nel 1960. Percussionista, ha studiato al Conservatorio di Cagliari diplomandosi in contrabbasso e successivamente in percussioni. Suona normalmente in orchestre sinfoniche, organici di musica contemporanea e nell'ambito jazzistico. Attualmente è titolare della Cattedra di Percussioni presso il Conservatorio di Sassari .

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