Jazle - il festival jazz del salento

Gianluigi Trovesi Gianni Coscia
Gianluigi Trovesi , clarinetti; Gianni Coscia, fisarmonica.

Lecce, Teatro Paisiello, 29 gennaio 2001


La programmazione di JAZ LE inaugura la stagione 2001 con un grande concerto, quello del duo Gianluigi Trovesi - Gianni Coscia. Le ragioni del successo di questo duo, e, conseguentemente, dell'importanza dell'assistere ad un loro concerto, sono molteplici. Trovesi, innanzitutto, é freschissimo vincitore, quale miglior jazzista italiano dell'anno (e per lui non éaffatto la prima volta), del prestigioso premio (TOP JAZZ) del piť autorevole giornale italiano di jazz, "Musica Jazz". Il successo rappresenta il coronamento di una grande stagione, il cui momento più rilevante é senz'altro la pubblicazione del CD "In cerca di cibo", registrato per l'appunto in duo con Gianni Coscia, uscito per la ECM di Monaco, etichetta tra le più importanti del jazz moderno e contemporaneo (tra le sue fila tra gli altri Keith Jarrett), sensibile ai richiami culturali del miglior jazz italiano.
Coscia, dal canto suo, ha il merito di avere sottratto la fisarmonica (di cui é riconosciuto maestro) dalle balere popolari per portarla al rango di voce dell'improvvisazione jazzistica. Il suo percorso musicale, dunque, affonda le sue radici nella musica popolare italiana, coniugata col jazz di ricerca.
Umberto Eco, che ha dichiarato di dovere la propria iniziazione jazzistica proprio a Coscia, ha ritratto un delizioso quadro della sperimentazione di Coscia e Trovesi, firmando le note di copertina del loro CD. "Come tutti gli esperimenti", scrive Eco "quello di Trovesi e Coscia é di difficile definizione... e gioca tra omaggi a grandi maestri", mescolando "ricerca di timbri antichi e rimembranze classiche a invenzioni originali dei due esecutori". "Siamo di fronte ad una nuova trasversalità dove cadono le distinzioni di genere, con un'attenzione (questa sì veramente nuova) al folklore italiano. Cade persino la distinzione tra musica che segue una partitura e musica che improvvisa su tema...in un gioco di richiami tra testi ed eredità diverse, essi inducono talora nell'ascoltatore sistemi di attese che d'improvviso frustrano, cambiando le regole del gioco, senza rinunciare a qualcosa cui la musica sperimentale spesso rinuncia, il piacere". "L'esecuzione", continua Eco, "può essere apprezzata a livello alto, cogliendo i rinvii intertestuali, ed a livello basso, come musica tout court, senza essere disturbati dal rimando erudito e malizioso". Ne deriva, "ad ogni nuova citazione o invenzione, una festa timbrica, che sa trarre tutto il possibile dagli strumenti...un modo per rendere popolare la musica colta e colta la musica popolare". Nato dunque per puro divertimento più che per progetto, il duo restituisce sempre questo piacere al pubblico, con la musica ed il dialogare degli strumenti sulla scena, in un delizioso ed ironico conversare. Il repertorio é una chicca di scelte di qualità e giochi felici di travestimento dei brani che, con incredibile semplicità, vengono fuori dal dialogare in musica dei musicisti. Un concerto ad alto gradimento.

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Webmaster & Design Maurizio Bizzochetti - Ultimo aggiornamento 18 ottobre 2007