Jazle - il festival jazz del salento

Randy Brecker quintet

Randy Brecker, tromba; George Robert, sassofoni;
Giovanni Mazzarino, piano; Stefano Senni, contrabbasso; Andrea Michelutti, drums.

Lecce, Teatro Paisiello, 5 marzo 2002

Randy Brecker, "hi-tech virtuoso", come è stato definito, ha creato la forma e il suono del jazz, del rhythm'n'blues e del funk rock da oltre tre decadi.Le sue performance alla tromba e al flicorno hanno deliziato centinaia di registrazioni di una vasta e musicalmente varia schiera di artisti,da James Taylor, Bruce Springsteen, Chaka Khan, George Benson a David Sanborn, Horace Silver, Jaco Pastorius, sino a Frank Zappa. Nato a Philadefia, fratello maggiore dell'altro virtuoso, il sassofonista Michael, inizia a suonare R&B e funk in piccole bands, ma è subito pronto per l'hard bop, affascinato da Sonny Rollins, Lee Morgan, i quintetti di Miles, Art Blakey. Dal 1966 è a New York, dove ottene i primi ingaggi con Clark Terry. Randy inizia il sua sperimentazione nel jazz rock, collaborando con i Blood, Sweat and Tears, e suonando nel loro innovativo disco di debutto, Child is Father to the Man (1968). Randy poi lascia i BS&T per unirsi al quintetto di Horace Silver. Nel 1968 registra il suo primo album da leader, Score, nel quale figura l'allora 19enne Michael al sax tenore. Dopo la collaborazione con Silver Randy fa parte dei Jazz Messengers di Art Blackey, prima di formare, con il fratello Michael e con Billy Cobham e John Abercrombie i Dreams, gruppo seminale della musica fusion, che registra due avventurosi ed acclamati album - oggi oggetto di collezionismo - per la Columbia Records prima di sciogliersi nel 1971. Nel 1973 Randy torna, col fratello Michael, nel quintetto di Horace Silver, ma ormai i due fratelli sono diventati la sezione fiati più richiesta in studio di registrazione, partecipando a centinaia di registrazioni in ogni ambito. Dopo avere suonato nella band di Billy Cobham, Randy e Michael sono pronti a formare la propria band, i Brecker Brothers, che stabilirà un enorme influenza ed un grande impatto su tutta la musica successiva. Il loro primo acclamato disco ottenne le nominations per ben quattro Grammys. I Brecker Brothers tra il 1975 e il 1981 registrano sei dischi, ottenendo sette nominations per il Grammy. Alla fine degli anni 70 Randy registra l'ultimo disco di Charles Mingus, Me Myself and Eye, successivamente collaborando negli anni, dopo la morte di Mingus, con le varie formazioni della Mingus Dynasty. Al'inizio degli anni 80 Randy lavora intensamente con Jaco Pastorius, registrando il famoso disco Word of Mouth. Subito dopo incontra la pianista brasiliana Eliane Elias, formando una band(all'attivo un disco, Amanda). In 1986 Randy produce e registra il primo disco completamente acustico a suo nome, In the Idiom, con Al Foster, Ron Carter, Dave Kikosky and Joe Henderson. Del 1988 è Live At Sweet Basil, disco live registrato nel famoso jazz club di New York, con Bob Berg, Joey Baron e Dieter Ilg. Fino alla fine degli anni 80 gira tutto il mondo con un gruppo proprio, e collabora altresì con i Jazz Explosion di Stanley Clarke. Nel 1989 suona in tour con Eric Clapton, e nel 1990 pubblica il suo terzo disco da leader, Toe To Toe. Nel 1992, a dieci anni esatti dalla ultima band insieme, Randy e Michael riuniscono le forze, in una scintillante riunione, culminata con un tour mondiale e il disco pluripremiato The Return of the Brecker Brothers, al quale nel 1994 fa seguito Out of the Loop, anch'esso vincitore del Grammy. La tourneè che ne è seguita ha coinciso con la prima esibizione di un gruppo di jazz contemporaneo in Cina, davanti a folle sterminate a Beijing e Shanghai. Nel 1995 Randy è in Giappone al fianco di stanley Turrentine, e, da leader, è uno dei primi artisti jazz occidentali ad esibirsi in Polonia e nell'europa orientale. Nel 1996 registra un nuovo album solo, Into the Sun, con musicisti assemblati da differenti parti del globo, da David Sanborn, al chitarrista Adam Rogers dei Lost Tribe, alla cantante brasiliana Maucha Adnet (già cantante di Jobim) al bassista Bakithi Kumalo. Ne viene fuori un lavoro ispirato dalla musica brasiliana, con impressioni del Brasile mixate a spezie di latin jazz, world music, funk e jazz, che riscuote un chiaro successo e permette a Randy di vincere il suo primo Grammy da solista per la "Migliore performance di jazz contemporaneo". Nel 1997 è in tour con la Mingus Big Band, e nel 1998 con Billy Cobham, poi con Larry Coryell, ed è ospite speciale della Vanguard Orchestra in un tributo a Thad Jones al festival di Marciac, in Francia. Del 2001 è il suo ultimo progetto solistico, Hanging in the city. Ancora oggi Brecker ha una enorme influenza, e costituisce un punto seminale della nascita della contaminazione tra generi, con il suo virtuosismo e il senso della composizione, che hanno resistito indelebili allo scorrere del tempo. Un ruolo, quello di Brecker nel jazz funk, paragonabile a quello di Bird nel bebop o di Miles nell'improvvisazione modale, col suo magnetico magma di energia e freschezza.

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