Riscoprire
il bandoneon, sulle orme del grande Astor Piazzolla ma cercando una
strada che porti oltre, una nuova via verso il jazz per questo incredibile
strumento che il grande argentino, rioplatense ma di origini tranesi,
ha portato al successo in tutto il mondo, reinventando completamente
il tango. Questo il progetto di Daniele di Bonaventura, che con il
gruppo BAND-UNION segue la scia di suggestioni argentine, echi di
jazz e tensione passionale della musica del grande Piazzolla (cui
ha recentemente dedicato, insieme al sassofonista Javier Girotto,
un notevole CD, "Recordando Piazzolla", accompagnato da un'orchestra
d'archi), ma andando oltre, non senza rischi e istinto di ricerca.
Daniele Di Bonaventura ha una formazione musicale di estrazione classica
(diploma in composizione) iniziata a soli 8 anni con lo studio del
pianoforte, del violoncello e della direzione d'orchestra, convertitasi
più tardi in un forte interesse per la musica improvvisata. Importante
è stata a questo proposito la sua partecipazione al Jazz Festival
"Rumori Mediterranei" di Roccella Jonica, nella New Talents Band,
diretta da Oliver Lake (nel 1987) e da David Murray (nell'edizione
1988). Ha in seguito abbracciato lo studio del bandoneon, formando
nel 1994 il Quintetto Felure. Ha suonato in numerosissimi e prestigiosi
festival in tutto il mondo: Jazz & Image di Villa Celimontana a Roma,
Ravenna Jazz, Clusone Jazz, Biennale Arte di Venezia, Music Hall Festival
e Royal Festival Hall a Londra; Music Hall in Olanda; Deutsches Jazz
Festival a Francoforte; Festa de la Mercè a Barcellona; Opera House
a Il Cairo; nonché in Norvegia, Svizzera, Portogallo, Slovenia e Croazia.
Numerose e prestigiose anche le sue collaborazioni, tra cui ricordiamo
quelle con il sassofonista sardo Enzo Favata, nel cui Quintetto Atlantico
sostituisce ormai stabilmente il grande maestro argentino Dino Saluzzi,
e quella con gli Aires Tango di Javier Girotto. Inoltre ha suonato,
registrato e collaborato con Enrico Rava, Paolo Fresu, Greg Osby,
Ira Coleman, Dino Saluzzi. Daniele Di Bonaventura affronta questo
nuovo viaggio in compagnia di un gruppo interessante ed anomalo, di
grande originalità; un percussionista, Alfredo Laviano, vero e proprio
poeta dell'universo sonoro delle percussioni, dei generi più svariati
e dalle provenienze più remote, suo compagno di viaggio anche nel
CD "Transumanza", che in questo concerto verrà presentato ufficialmente;
Felice Del Gaudio, contrabbassista dal solido background jazzistico;
e Mauro Manzoni, sassofonista che al tenore ed al soprano alterna
un suggestivo uso dei flauti. Una tavolozza di suoni e colori, sulla
strada delle musiche del mondo, con un innato senso della ricerca
e del vero jazz, in una. direzione molto singolare e nello stesso
tempo molto stimolante, con una grande intesa che sta alla base dei
principi d'espressività dei musicisti del gruppo. Suggestioni argentine
di tango, radici italiane, grande etno-jazz e musica di ricerca, in
un gruppo dalla sorprendente coesione e dalle sonorità uniche.